Hanuman - giustizia, onestà e forza

Hanuman è la personificazione di saggezza, brahmacharya, bhakti (devozione/fede), giustizia, onestà e forza; questo si manifesta nel suo incrollabile impegno per la giustizia, impeccabile esecuzione degli incarichi che gli sono affidati, e infallibile talento nel servire il suo padrone prescelto. Il suo indispensabile ruolo nel riunire Rama con Sita è accostato da alcuni a quello di un maestro che aiuta l'anima individuale e scoprire il divino

Hanuman nacque nel Treta Yuga, figlio di Anjana, una vanara (Hanuman è perciò chiamato Anjaneya, cioè 'figlio di Anjana'); Anjana era in realtà una apsara (creatura celeste) di nome Punjikasthala, che, a causa di una maledizione, nacque sulla Terra come una vanara. L'unico modo per rimuovere la maledizione era che partorisse un'incarnazione del Signore Shiva. Anjana era moglie di Kesari, un fortissimo vanara che una volta aveva ucciso da solo un grande elefante che infastidiva saggi e eremiti; fu perciò chiamato 'Kesari' (leone) e con l'appellativo Kunjara Südana (uccisore di elefanti - sic). Insieme a Kesari, Anjana pregò intensamente il Signore Śiva; commosso dalla loro devozione, Shiva gli concesse quel che desideravano.
Hanuman in argento
Mentre Anjana stava venerando il Signore Shiva, Dasaratha, re di Ayodhya, stava recitando il Putrakama Yajña per chiedere dei figli; il suo desiderio fu esaudito, e ricevette del budino sacro, da dividere con le sue tre mogli. Questo portò alla nascita del Signore Rama, Lakshmana, Bharata e Shatrughna. Per volere divino, un nibbio rubò un frammento del budino, e lo lasciò cadere sulla foresta in cui Anjana era in venerazione; Vayu, divinità induista del vento, portò il budino nelle mani di Anjana, che lo mangiò, e rimase incinta di Hanuman come conseguenza.

Il padre spirituale di Hanuman è Vayu (noto anche come Marut, Pavan, ecc...); perciò Hanuman è anche chiamato Pavan-putra (cioè 'figlio di Pavan') o Maruti.

Ereditò le qualità del padre, come la velocità nel volo, la resistenza fisica e una forza sovrumana; da bambino, credendo che il sole fosse un frutto maturo, spiccò il volo per coglierlo. Indra, re dei deva e protettore della legge universale, osservando questa scena, rivolse la sua arma, Vajra (fulmine), contro Hanuman, che ricadde in terra, rompendosi il mento e perdendo conoscenza. Infuriato, Vayu dichiarò sciopero, e portò con sé l'atmosfera: quando ormai tutti gli esseri viventi erano in pericolo d'asfissia, Indra per far la pace con Vayu annullò gli effetti del suo fulmine, e i deva curarono Hanuman e lo benedissero, ma rimase la cicatrice sul suo mento (hanuhH in sanscrito).

Riconoscendo Surya come maestro onnisciente, Hanuman portò il suo corpo in orbita attorno al sole e gli chiese di accettarlo come discepolo: Surya rifiutò, spiegando che poiché viaggiava sempre sul suo carro sarebbe stato impossibile per Hanuman imparare qualcosa. Per nulla preoccupato dal viaggio di Surya, Hanuman ingigantì il suo corpo; pose una gamba ad occidente e l'altra a oriente, con la faccia rivolta al sole, e ripeté la sua richiesta. Compiaciuto dalla sua insistenza, Surya accettò; Hanuman allora seguì Surya in tutto il suo percorso, e apprese tutto il suo sapere. Quando poi Hanuman chiese a Surya di accettare la sua 'guru-dakshina' (tributo al maestro), questi rifiutò, affermando che il piacere di insegnare a qualcuno così dedito era il miglior tributo; Hanuman insistette, e allora Surya gli chiese di ricambiare aiutando il suo figlio spirituale Sugriva. La scelta di Hanuman di avere Surya per maestro indica Surya come Karma Saakshi, testimone eterno di tutte le cose.

Hanuman era malizioso nella sua infanzia, e talvolta infastidiva i saggi in meditazione rubando le loro cose o disturbandoli mentre recitavano le loro venerazioni; trovando le sue azioni insopportabili, ma realizzando che Hanuman era solo un bambino, (sebbene invincibile), i saggi posero una modesta maledizione su di lui: a causa di questo, Hanuman si dimenticò della sua superiorità, e se ne sarebbe ricordato solo quando altri gliene avessero parlato. È stato ipotizzato che senza la maledizione l'intero corso del Ramayana sarebbe stato differente, perché Hanuman dimostrò abilità fenomenali durante la guerra, nonostante la maledizione.